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Novitá

Stefano Signorin

Popoli indigeni

Le questioni territoriali e ambientali

PROSSIMAMENTE IN LIBRERIA - Il volume ripercorre l’evoluzione della questione indigena nell’ambito dell’ordinamento internazionale, con particolare attenzione al legame spirituale, culturale ed esistenziale che intercorre tra le comunità indigene e le terre ancestrali. L’analisi si sviluppa lungo un doppio binario: quello politico-sociologico e quello storico-giuridico. I popoli indigeni rappresentano una categoria di soggetti estremamente vulnerabili, sottoposti ancora oggi ad episodi di marginalizzazione, violenza e prevaricazione. Muovendo dagli strumenti normativi internazionali, si ricostruisce il quadro giuridico inerente alla tutela di questi popoli, che li vede beneficiari materiali di diritti “speciali” confezionati sulla scorta del loro modus vivendi, quale espressione della presa di coscienza della generalità della comunità internazionale. I popoli indigeni stanno assumendo un ruolo sempre più rilevante in qualità di attori riemergenti sulla scena nazionale e globale, rivendicando con decisone il riconoscimento dei loro diritti ancestrali sulle proprie terre, sui propri possedimenti e sui propri affari pubblici e privati.

Stefano Serri

Oberdan

PROSSIMAMENTE IN LIBRERIA - Questa non è una biografia di Guglielmo Oberdan, non è una variazione su Amleto, non è un elogio del nichilismo terrorista, non è una rievocazione storica di momenti bui e dei tentativi di risolverli facendo brillare un ordigno o facendosi uccidere a duello, non è una tesi, né una dimostrazione, nessuna, nessunissima spiegazione; questo è un libro dove ognuno può dire io oppure dire No, è un poema-manifesto-contro, è un lavoro contro il lavoro, questo è il libro di una solitudine comune, senza cattivi o buoni, è un libro scarno e con pochi titoli, un catalogo di rabbia e addio.

Francesca Palazzi Arduini

I.A. Come divinità

Intelligenza artificiale e sovrannaturale

PROSSIMAMENTE IN LIBRERIA - Un saggio femminista su una nuova “Creatura”, l’intelligenza artificiale generativa. Dalla Genesi e dal pensiero astratto – sia religioso che laico – che “crea” il mondo, al Frankenstein di Mary Wollstonecraft, sul sogno di dare la vita, I.A. come divinità ci propone una visione dell’intelligenza artificiale come totem dai poteri divini, magici e propiziatori. Il digitale, già adorato come strumento che facilita la nostra vita, sta mostrando da tempo un impatto severo sulle modalità del pensare e sulla stessa percezione della realtà. Con la promessa di nuovi paradisi sulla terra e la sostituzione dell’umano in lavori logoranti e pericolosi, l’I.A. si sostituisce al “divino” nella società complesse. Il “sacro”, che sia magia, superstizione o religione, si trasforma e si riversa nella tecnologia. L’intelligenza artificiale diventa una divinità a cui affidare il proprio destino mentre i suoi sacerdoti edificano nuovi sistemi di dominio totale.

Carlos Antonio Aguirre Rojas

Teoria del potere

Marx, Foucault, Neozapatismo

Il tema del potere e dei molteplici poteri sociali è senza dubbio centrale nelle società contemporanee di tutto il mondo. I movimenti antisistemici del mondo sono stati costretti, da un lato, ad affrontare questo tema – la natura del potere e dei poteri – come uno dei più urgenti e, dall’altro, a considerare la migliore strategia possibile per affrontare il potere in tutte le sue forme. Dovrebbero prendere il potere politico, con il rischio di riprodurlo semplicemente? O dovrebbero distruggerlo del tutto? Ed è sufficiente distruggere il potere politico mentre i poteri economico, ideologico, militare e religioso rimangono intatti? E qual è il modo anticapitalista e antisistemico più efficace per affrontare, sconfiggere e superare i numerosi poteri presenti in tutte le società attuali? Per rispondere a queste domande, per affrontare un argomento così complicato ed essenziale, l’autore, rifacendosi ai contributi di Karl Marx, Michel Foucault e del neozapatismo, ci illustra la sua visione: la teoria del potere.

Marcello Monaldi

Hans-Georg GADAMER

Poesia e linguaggio

La poesia è uno dei modi in cui possiamo avvicinare la vicinanza oscura del linguaggio, fermando e trattenendo nelle parole del testo poetico l’Essere, che in quella vicinanza si nasconde assieme all’essenza stessa del linguaggio. La poesia sa aprire il varco verso il profondo, verso tutte le dimensioni dell’esistenza che alitano attorno alla superficie, rende tangibile l’imprendibilità del Tutto, mostrandolo nello stupore. La poesia rivela il nascosto e l’ignoto, non solo col silenzio che allude ma anche con la parola parlata.

Sebastiano Benasso, Luca Benvenga

TRAP!

Suoni, segni e soggettività nella scena italiana

La trap si è imposta in breve tempo come nuova protagonista del mercato musicale, con le sue regole e i suoi cambiamenti radicali, generando panico morale per la sua capacità di raccontare e incarnare un’epoca come la nostra, infestata dalle continue promesse, non mantenute, del capitalismo. È una forma espressiva simbolica, potente e a tratti disturbante, che ci costringe a fare i conti con le conseguenze del neoliberismo, in cui ragazzi e ragazze coltivano la propria visione di sé e del mondo. In questo libro osserviamo contraddizioni e cortocircuiti che attraversano la scena trap, provando a decodificare un linguaggio che sembra inaccessibile per le generazioni adulte. L’orgogliosa marginalità, l’autocelebrazione, la costruzione identitaria, la trasgressione, le periferie centrali, il desiderio di consumo e la digitalizzazione sono solo alcuni degli elementi che incontriamo in questa esplorazione.